Pioniera delle fioriture, la mimosa é entrata nella cultura popolare quale fiore simbolo della festa della donna, che viene celebrata in concomitanza con la sua fioritura. I suoi fiori gialli, profumati e delicati si prestano benissimo ad illuminare ambienti, o come complemento di bouquet e composizioni. Scopriamola insieme.
Originaria dell’Australia, la mimosa ha cominciato a prendere piede in Europa a partire dal XIX° secolo, apprezzata per le sue qualità ornamentali, dove oggi prospera sui litorali lacustri e marittimi, amando il clima temperato. Il suo utilizzo quale fiore simbolo della festa della donna, avviene a partire dal 1946 quando la deputata femminista Teresa Mattei la propone quale omaggio alle donne per la ricorrenza dell’8 Marzo, consacrandola ad una tradizione che viene rispettata tutt’oggi dalla maggioranza degli italiani e che é stata esportata di lì in poi anche all’estero, dove tuttavia non gode della stessa popolarità.
Il significato della mimosa é strettamente correlato al suo utilizzo quale fiore celebrativo della donna e della femminilità in generale. E’ verosimile ritenere che la scelta sia caduta su questo fiore in ragione della sua fioritura concomitante alla festa, nonché della sua ampia disponibilità in questo stesso periodo.
Con il termine “mimosa” si fa riferimento al fiore della pianta Acacia dealbata, appartenente alla famiglia delle mimosaceae. Si tratta di piante sempreverdi che possono arrivare ai 15mt di altezza, particolamente gradite alle api che in questo periodo tornano in attività. I suoi frutti sono legumi di colore nero, lunghi fino a 10cm. Dalla sua corteccia si ricavano i tannini, sostanze che trovano largo impiego nell’industria conciaria e quale additivo per il vino dalle proprietà astringenti.
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