Ai problemi di carattere legale, già affrontati in questo precedente articolo, si aggiungono problemi ulteriori determinati, in modo particolare, da flussi di cassa ancora incerti, che pongono in essere ulteriori dubbi circa l’opportunità di mantenere assortite le giacenze di prodotto, sopratutto perché deperibile. Si tratta di titubanze del tutto comprensibili, giacché riguardano il rischio di perdite economiche ulteriori derivanti dal deperimento del prodotto invenduto. Esistono tuttavia alcuni accorgimenti grazie ai quali, possiamo limitare di molto questo rischio e dotarci di una struttura di funzionamento quanto meno essenziale volta, non solo a non perdere ulteriori quote di mercato, ma ad inserirci in nuove “nicchie” dandoci la possibilità di farci conoscere a nuovi clienti. Per citare autori più accreditati, la frase “non esistono problemi, ma solo approcci problematici”, ci mette in condizione di comprendere che benché questo fenomeno abbia dei contorni drammatici, esso rappresenta un opportunità, se soltanto ci mettessimo nella condizione di cambiare approccio verso il problema stesso. E lo scopo di questo corso è proprio questo.
La principale regola dell’economia recita infatti: “Anche quando l’offerta è zero la domanda è sempre positiva“. Il nostro mercato non fa eccezione. Anche se questa emergenza ha determinato un crollo della domanda, dato dall’annullamento degli eventi, dobbiamo però considerare che buona parte di questa domanda non è scomparsa: si è spostata. Per quanto ne sia calato il numero, avremo sempre persone e quindi, clienti, che vorranno far pervenire alle persone amate il pensiero, e i fiori, in questa primavera di reclusione, rappresentano un ritrovato “contatto con la natura”. Non è il momento di essere pessimisti, al contrario, è il momento di farci conoscere, anche perchè, nel migliore dei casi, saremo tra i pochi, se non addirittura gli unici, operatori presenti sul mercato.
Ecco quindi che diventa importante trasformare la nostra comunicazione, cercare nuovi canali commerciali, implementare nuovi tipi di servizio, strutturare soluzioni che vadano a colpire, in modo mirato, quelle “nicchie” di domanda non ancora raggiunta da alcun servizio. E, in questo caso, soluzioni ne esistono eccome. La tecnologia che ognuno di noi porta in tasca ci permette oggi di comunicare in modo del tutto nuovo con i nostri clienti, e questa è un opportunità che dobbiamo imparare a cogliere. Signori, il tempo in cui alzavi la saracinesca ed aspettavi che le persone entrassero, è finito da un bel pezzo: molto prima che questo coronavirus facesse capolino nelle nostre vite. E’ da molto infatti che i grandi centri commerciali hanno incominciato ad intercettare il traffico clientelare arrivando a fornire, in location sempre più nuove e sempre più suggestive -qualunque tipo di prodotto, fiori compresi-, prima che Amazon cominciasse a mettere in crisi anche la GDO. Per questo diciamo che non esiste alternativa allo sviluppo tecnologico del nostro settore, perchè dobbiamo trarre in modo chirurgico, ogni possibile vantaggio si possa cogliere, studiando al meglio le necessità del nostro cliente, e ancora di più i servizi offerti dai nostri competitors.
Per farlo, dobbiamo innanzitutto metterci nei panni del cliente, che sappiamo essere interessato a tutto, subito, gratis, al personalizzato, possibilmente senza alzarsi dal divano di casa propria. E’ questo il nostro campo da gioco. Qui bisogna lavorare. Anticipare i bisogni del cliente, fornendogli idee e messaggi suggestivi, portandogli in casa i servizi. Molti nostri clienti infatti, confinati a casa non solo hanno la necessità di fare pervenire “pensieri carini” alle persone amate distanti da loro, ma hanno anche riscoperto il piacere di prendersi cura della propria casa e del proprio giardino, riscoprendo hobbies come bricolage e giardinaggio.
A questo scopo due immagini pratiche, create a titolo esemplificativo, che potete utilizzare Voi stessi quale esempio pratico applicato. Potete scaricarle ed utilizzarle a vostro piacimento. Sono già ottimizzate per essere utilizzate sui social media..
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